Ritratto di Giuseppe Zanardelli, politico italiano. Nella VII legislatura, con l’annessione della Lombardia al Piemonte, è eletto deputato al Parlamento ove sarà presente ininterrottamente sino alla morte. Nel marzo 1876 entra nel primo gabinetto Depretis come ministro dei Lavori Pubblici; nel primo gabinetto Cairoli (marzo 1878) è chiamato a reggere l’Interno. Dal maggio 1881 al maggio 1883 è ministro di Grazia e Giustizia con Depretis. Torna ad essere responsabile della Giustizia per quasi quattro anni: dall’aprile 1887 al febbraio 1891 (prima con Depretis e poi con Crispi) varando una serie d’importanti provvedimenti: il nuovo Codice Penale ed il nuovo Codice di Commercio, la Cassazione Unica Penale e la normativa sul lavoro femminile e minorile. Dal 24 novembre 1892 al 22 febbraio 1894 è presidente della Camera, è rieletto il 6 aprile 1897 e resta in carica sino al 26 gennaio 1898 (ma dal dicembre 1897 al maggio 1898 è ancora ministro della Giustizia nel gabinetto Di Rudinì). E’ per la terza ed ultima volta alla presidenza del Parlamento dal 17 novembre 1898 al 30 maggio 1899. Dal febbraio 1901 è presidente del Consiglio e dal giugno 1903 deve reggere anche l’interim degli Interni; anziano e stanco si dimette nell’ottobre del 1903 e muore nel dicembre dello stesso anno.
Sul retro della foto: “S. E. Giseppe Zanardelli, mort à Maderno (Brescia)“
Stato conservazione: Buono
Codice Collocazione: ABN0SD_POS_sc006-1
Codice fotografia: ABN0SD_POS_sc006-1_sn0013_P10
Data: Primi anni del Novecento
Fotografo: Charles Abéniacar

