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Pasquale e Achille Esposito & Figli

Il fondo “Pasquale ed Achille Esposito” consta di 132 lastre di formato 21 x 27, ad eccezione di sole n° 3 lastre di diversa dimensione (13 x 18 e 18 x 24).

In questo fondo sembra predominare una particolare attenzione e sensibilità nei confronti dell’arte monumentale ed architettonica partenopea con 81 immagini, di cui 53 dedicate alle Chiese Antiche e le restanti 28 rivolte alle suggestività di Napoli e Pozzuoli.

Non minore considerazione è riposta verso i resti archeologici di Pompei, a cui i fotografi partenopei destinano circa 18 scatti.

Altro tema preponderante è l’elemento paesaggistico proposto dai due fotografi in 50 immagini, attraverso cui si possono ammirare le vedute più incantevoli e caratteristiche di Napoli, Capri, Sorrento ed Amalfi.

Il binomio arte-paesaggio sembra contraddistinguere questo fondo “memorabile”, che al contempo diviene testimonianza storica della tecnica fotografica partenopea tra la fine dell’800 e l’inizio del 900.

Le immagini impresse su vetro diventano uno spunto per lo studio e l’osservazione della tecnica dello “scontorno”, ripetutamente utilizzata da Pasquale ed Achille Esposito ed in grado di imprimere le fotografie in una dimensione immortale ed eterea.

Scontorni, giochi di luce, ritocchi artigianali ed elementi che appaiono quasi in sovrapposizione donano ricercatezza ed unicità a tale fondo, inoltre attraverso lo scorrere delle immagini è possibile ripercorrere l’evoluzione urbanistica e paesaggistica di una Napoli che fu.

Momentaneamente risultano incerti i dati circa la biografia dei due artisti, gli unici elementi attendibili risultano essere: il marchio “Edizioni Esposito”, apposto sul fondo della maggior parte delle lastre ed il legame di padre e figlio intercorso tra i due fotografi.

Chiara Di Somma